In quei 3 giorni di pioggia (oltre 200 mm in 24 ore solo nella giornata del 5 novembre), il torrente si gonfiò a dismisura toccando a Santo Stefano Belbo valori di portata eccezionali di 1.330 m³/s e a Castelnuovo Belbo di quasi 1000 m³/s. (rispettivamente 220 e 167 volte la portata normale), tracimando così per l'intera lunghezza del suo corso e devastando brutalmente quasi tutto il suo fondovalle.

Particolarmente sconvolti della furia delle acque furono i comuni di Rocchetta Belbo, Cossano Belbo, Santo Stefano Belbo, Canelli (il centro più colpito che contò anche 3 vittime) e Incisa Scapaccino; solo Nizza Monferrato venne risparmiata dal disastro pur subendo pesanti danni alle strade adiacenti al corso d'acqua e allagamenti di qualche scantinato.