Museum für Fotografie — 18 > 29 settembre 2025

A cura di Nora Engar — The Global Verge

La mostra Gli uomini di Piergiorgio Corallo, ospitata al Museum für Fotografie di Berlino, ha raccolto grande affluenza e un consenso critico notevole.

Il ciclo, composto da tre opere principali — Solitudine, L’Anonimo Pugliese e Tregua — mette in scena la sopravvivenza della figura umana tra erosione e presenza.

Solitudine è un volto frantumato, attraversato da segni neri e colori vibranti. Il sorriso, incerto e inquieto, resiste al disfacimento della materia. La pittura diventa gesto di vita, un atto di fede nella forma.

In L’Anonimo Pugliese, la scena si sposta in un interno domestico dove una figura velata, immersa nel rosso e nell’arancio, si fonde con le pareti. L’uomo non è più soggetto ma traccia, memoria del proprio passaggio.

Infine Tregua mostra un corpo inginocchiato nel paesaggio, quasi assorbito dal verde. È l’unico momento di quiete: non resa, ma equilibrio.

Corallo si colloca idealmente in dialogo con Kokoschka, Nolde, Scipione, ma la sua pittura non cerca pathos. Cerca verità.

La materia, la luce e la solitudine diventano strumenti di indagine etica: un’espressione europea senza retorica.


The Men — Expressionism Reimagined in Berlin

Museum für Fotografie — September 18–29, 2025

Hosted by Berlin’s Museum für Fotografie, Gli uomini (“The Men”) brought together three paintings — Solitudine, L’Anonimo Pugliese, and Tregua — exploring endurance, isolation, and the dignity of the human form.

The first dissolves the face; the second turns the interior into a psychological landscape; the third seeks stillness within nature.

Critics highlighted Corallo’s ability to merge Mediterranean intensity with the moral depth of European expressionism. His work resists spectacle and sentimentality, affirming that painting remains a space for truth.

Articolo di Nora Engar, Berlino, 2025 — The Global Verge