Consulenza Pedagogica

Perché chiedere una consulenza ad un Pedagogista?


Per confrontarsi e condividere riflessioni, dubbi ed eventuali criticità sull’educazione del proprio bambino o sull’equilibrio familiare.

Proviamo a immaginare una famiglia come un orologio. Ogni componente della famiglia rappresenta un ingranaggio. Più saremo solidi, consapevoli del nostro ruolo e ben oliati e più ci muoveremo in armonia con gli altri ingranaggi, permettendo all’orologio di funzionare. Attenzione però! A differenza dell’orologio che avete al polso, o che appare sul display del vostro smartphone, l’orologio-famiglia non segnerà mai “l’ora esatta”. Perché? Perché la perfezione e l’esattezza non esistono, esiste il tempo giusto di ogni famiglia e una consulenza pedagogica può aiutarci a comprendere quale sia.

Pedagogista a domicilio

Molto più del solito babysitting


Per anni, soprattutto mentre completavo gli studi, ho lavorato con famiglie e bambini all’interno del loro contesto abitativo. Ho sempre ritenuto prezioso, offrire famiglie che per svariati motivi non ricorrono ai servizi dell’Asilo- Nido un lavoro educativo di alta qualità, svolto a domicilio e dopo la stesura condivisa di un preciso piano educativo personalizzato.

Da qui nasce l’idea di un servizio innovativo, la pedagogista a domicilio! Oltre alla stesura del piano pedagogico personalizzato sosterrò la famiglia nella ricerca di un’educatrice o di un educatore che garantisca una presenza formata e costante per il bambino, sotto la mia costante supervisione e consulenza. Perchè i bambini non “si lasciano con..” ma “si affidano a”.

MammeRenda!

Una rivoluzione dei confini mamma-figlio

Il periodo della gravidanza e della maternità, rappresenta una vera e propria rivoluzione dei confini, delle abitudini e delle routine nella vita di una donna. Questo servizio, pensato per un gruppo di almeno 4 mamme, in attesa o insieme al loro bambino, offre uno spazio di condivisione libera e in totale assenza di giudizio, mediata da una pedagogista a totale disposizione del gruppo, per dubbi, domande o timori relativi ai primi anni di vita del proprio bambino.

Inoltre, ad ogni incontro, verrà allestita dalla pedagogista un’attività pensata per i bambini (cestino dei tesori, gioco euristico, attività sensoriali) , che le mamme potranno replicare in autonomia.

Media education

Educarsi agli schermi


Le tecnologie touch screen hanno conosciuto una massiccia diffusione negli ultimi anni, anni definiti per l’appunto media revolution. Secondo l’osservatorio Common Sense of Media , la diffusione di smartphone e tablet e la conseguente pervasività nella quotidianità dei bambini sono cresciute rispettivamente dal 63% al 95% e dal 40% al 78% negli ultimi 4 anni.

Fin qui, nulla di nuovo.Sull’argomento, infatti, ci sembra di sapere già molto, se non tutto! Non passa giorno che un trafiletto su un giornale dedicato all’infanzia, un servizio al telegiornale o un opinionista televisivo non si esponga sul tema nuove tecnologie e prima infanzia. Dove sta dunque il problema? Il problema sta nel fatto che, mentre in ambito divulgativo, televisivo ed informale ci si lanci nel definire rigide regole, norme d’uso e nel diffondere allarmismi o ottimismi egualmente infondati, in ambito scientifico-specialistico il fenomeno è ancora largamente inesplorato.